21 marzo_San Nicola di Flüe
Oggi, il Vangelo del giorno, ci dice che il messaggio di Dio è forte e chiaro, non si potrà dire un giorno non lo sapevo, non avevo capito.
«Che cosa vuoi?».
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma". Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi". E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"». Lc 16,19-31
Commento al Vangelo
Non ha un nome il ricco della parabola di oggi. È molto impegnato a far girare i soldi, a farli fruttare. Non si accorge del povero Lazzaro che mendica davanti a casa sua. Non gli riserva nemmeno uno sguardo, attenzione che, invece, hanno addirittura i cani che vengono per leccargli le piaghe. Ma ora che si trova fra i tormenti spirituali dell'inferno vorrebbe attenzione. Anche qui è un orribile egoista: chiede a Lazzaro attenzione per sé e per la propria sete. Abramo vorrebbe fare qualcosa per i tormenti del ricco, ma un abisso li separa. Un abisso scavato dal ricco. L'indifferenza è un abisso che ci impedisce di incontrare Dio. Un abisso che ci precipita nell'orrido vuoto del nostro egoismo. Cristo ci invitano alla conversione.
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