28 gennaio_ San Tommaso d'Aquino
Oggi, il Vangelo del giorno, ci dice che il peccato contro lo Spirito è negare l'evidenza.
«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non p
uò restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro». Mc 3,22-30
Commento al Vangelo
Gesù è accusato di essere indemoniato e di scacciare i demoni per opera di Satana. Gesù cerca in ogni modo di far capire che pasticcio combina il demonio se combatte se stesso. Ma il ragionamento non è sufficiente, dietro questa accusa si nascondono un astio e un odio profondi che impediscono di ascoltare le parole di Gesù, di capire il suo discorso. Questa chiusura impedisce allo Spirito di agire, all'anima di convertirsi. Questo è il peccato contro lo Spirito: negare l'evidenza, impedire al buon senso di farsi strada, chiudere gli orecchi per non ascoltare l'annuncio e convertire il proprio cuore.
Non hai letto la meditazione del vangelo di ieri? clicca qui
Meditazione del Vangelo del giorno preparata dalle sorelle Clarisse del Monastero Santa Chiara di Oristano