11 aprile_ Santa Gemma Galgani
Oggi, il Vangelo del giorno, ci dice che dobbiamo meditare la parola quotidianamente: in essa troviamo la vita
«Prima che Abramo fosse, Io Sono».
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: "Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno"». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio. Gv 8,51-59
Commento al Vangelo
Gesù si prende per Dio. Se Dio è io sono colui che è presente, allora davvero Gesù è la manifestazione piena e definitiva di questa presenza misteriosa, il volto di Dio, Dio diventato uomo per raccontarsi. Meditando la sua Parola, che va accolta, custodita e meditata, perché rivelano il senso profondo della vita, delle cose, di Dio. Continuiamo a meditare la parola quotidianamente: in essa troviamo la vita facendo memoria delle tante cose che abbiamo scoperto grazie al vangelo, diamo gloria al Padre per mezzo di Gesù.
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