Dal 2 all' 11 agosto nel nostro Monastero abbiamo allestito una mostra con alcuni dei cimeli storici.
I tre sigilli pervenuti sino a noi: il primo, il più antico, del secolo XIV secondo gli esperti, è di forma ogivale, raffigura entro un’edicola Santa Chiara in abito francescano con velo e soggólo, cordone al fianco sinistro, mentre regge con la destra una lunga palma e con la sinistra il libro della Regola. Sotto l’edicola lo stemma, con a destra l’albero diradicato d’Arborea e a sinistra i pali d’Aragona; nella fascetta è scritto: “Sigillum Abatissae Minorissarum Aristagni” (sigillo dell’Abbadessa delle [monache] Minorisse di Oristano). Nel verso la costola centrale ha un foro per infilarvi un cordone (consentiva alla Abbadessa di portarlo appeso al collo, simbolo dell’autorità nel Monastero e nei rapporti con l’esterno).
Il secondo sigillo, di forma ovale, raffigura al centro Santa Chiara, con lo stemma giudicale al di sotto, e nella fascetta estrema la scritta: “Sigillum Abatissae Minorissarum Aristagni”.
Il terzo sigillo, detto dalle suore “del giudice Mariano”, è in argento, a forma di scudo, con sopra la corona regale;
La scritta:“Sigillum Santa Clarae Arborensis” incornicia lo stemma giudicale con l’albero diradicato.
L a destra la pergamena: Contratto matrimoniale di Pietro III d’Arborea con Donna Costanza di Saluzzo, 1339; L' atto di donazione del giudice Mariano IV per le monache del Monastero Santa Chiara.
La cassetta trecentesca a cinque serrature; Il Rituale della vestizione delle clarisse (Codice 1bR); Alcune ceramiche di vari periodi (secoli XI-XVIII), e alcune monete (a partire dal periodo nuragico-punico) di tracce di fondazioni e muri che rimandano al riadattamento dell’edificio ad uso monastico.